“Gli occhi possono essere le finestre per fissare la noia oppure per fissare questo infinito”
Quando un uomo comune è pronto, il potere gli fornisce un insegnante, ed egli diviene un’apprendista. Quando l’apprendista è pronto il potere gli fornisce un benefattore, ed egli diviene uno stregone.
la vita di Carlos Castaneda breve biografia
Carlos Cesar Arana Castaneda nacque il 25 dicembre 1925 a Cajamarca in Perù. Castaneda si trasferì negli Stati Uniti nei primi anni cinquanta acquisendone la cittadinanza nel 1957.
Nel 1960 si sposò con Margaret Runyan a Tijuana in Messico. Vissero assieme per solo sei mesi, ma il divorzio fu formalizzato solo nel 1973.
Castaneda studiò all’Università della California a Los Angeles conseguendo la laurea in arte nel 1962 e il dottorato in filosofia nel 1973.
Con il suo primo libro Gli insegnamenti di Don Juan: una via Yaqui alla Conoscenza del 1968 Castaneda iniziò la sua carriera di scrittore con il proposito di descrivere il suo percorso di iniziazione allo Sciamanesimo mesoamericano.
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I suoi 12 libri hanno venduto più di 8 milioni di copie in 17 lingue.
Nel marzo del 1973 Castaneda fu oggetto dell’articolo di copertina del TIME. L’articolo lo descriva come “an enigma wrapped in a mystery wrapped in a tortilla“. Da quella data e fino al 1990 Castaneda si sottrasse all’attenzione pubblica. Nel 1974 il suo quarto libro fu pubblicato. Il libro segnala la fine del suo apprendistato con don Juan. Nonostante la fredda accoglienza da parte dei letterati e degli antropologi, Castaneda continuò a essere popolare.
Dei dodici libri scritti, uno fu pubblicato postumo. Nel 1990 Castaneda ricomparve nuovamente in pubblico per promuovere Tensegrity, una serie di movimenti (chiamati passi magici) che egli affermava discendere dagli sciamani toltechi. Castaneda muore il 27 aprile 1998 a Los Angeles a causa delle complicazioni derivanti da un cancro. Non ci furono funerali pubblici, il corpo fu cremato e le ceneri inviate in Messico. Solo due mesi dopo apparve un necrologio sul Los Angeles Times.
I libri di Carlos Castaneda
I libri di Carlos Castaneda – che raccontano le sue esperienze con un indio Yaqui, don Juan Matus – sono come una specie di passaggio, di apertura (un “gate”). Durante la loro lettura si attraversa un varco (la “vagina cosmica” del libro “Il dono dell’Aquila”?), un’apertura verso altre dimensioni o meglio verso aspetti inusuali e inaspettati di questa nostra dimensione.
E’ un’apertura della mente, e dopo avere attraversato questo passaggio ci si ritrova nella seconda attenzione, uno stato di coscienza superiore, il mondo che ci circonda cessa di essere qualcosa di conosciuto e di scontato e si apre alla scoperta e alla meraviglia.
Qualcuno legge con gli occhi, qualcuno legge con il cuore…
Questa nuova dimensione è diversa, è satura di potere e di energia…
(Wanna Hagow – 6 maggio 2015)
L’autore ha scritto i seguenti libri, pubblicati in quest’ordine:
Gli Insegnamenti di don Juan (Milano, Rizzoli, 1999)
Pubblicato anche con il titolo
A scuola dallo stregone (Roma, Casa Editrice Astrolabio-Ubaldini, 1970)
Una realtà separata (Milano, Rizzoli, 2000)
Viaggio a Ixtlan (Milano, Rizzoli, 2000)
L’isola del Tonal (Milano, Rizzoli, 1997)
Il secondo anello del potere (Milano, Rizzoli, 2001)
Il dono dell’aquila (Milano, Rizzoli, 1985)
Il fuoco dal profondo (Milano, Rizzoli, 1987)
Il potere del silenzio (Milano, Rizzoli, 2001)
L’arte di sognare (Milano, Rizzoli, 2000)
(pubblicazioni postume)
Tensegrità-Passi magici (Milano, Rizzoli, 2004)
La ruota del tempo (Milano, Rizzoli, 2002)
Il lato attivo dell’infinito (Milano, Rizzoli, 2000)
Il primo libro che ho letto è stato “L’isola del Tonal”, comperato per caso, incuriosito dal fatto che molti miei conoscenti leggevano Castaneda e veniva citato spesso anche in rete. Sono rimasto colpito dalle sue citazioni sia del Guerriero che dell’Energia. Poi in ordine cronologico li ho acquistati tutti, uno alla volta.
Devo ammettere che non tutto quello che leggevo mi risultava chiaro.
Poi qualche hanno fa li ho riletti, e tutto è stato questa volta molto chiaro… ora li sto rileggendo nuovamente e ogni volta scopro delle novità, la lettura mi rivela aspetti nuovi, è una continua scoperta…
Howard Y. Lee ha conosciuto e curato nel suo studio a Los Angeles lo scrittore americano Carlos Castaneda e di lui ha ricordato in un’intervista: “Lo incontrai nel 1974 quando venne nel mio studio per assistenza. Aveva un serio problema di salute. Lavorai su di lui. Anni dopo, realizzai che era stato da molte persone prima di approdare a me, alla fine. A quel tempo non sapevo chi fosse, sebbene avesse brevemente menzionato che era discepolo di un certo uomo-medicina indiano, uno stregone, se mi ricordo, e che stava imparando il potere. La mia natura è tale che a me veramente non piace indagare nelle faccende delle persone aldilà di ciò che desiderano dirmi, così non ho mai saputo chi fosse, cioè una persona che aveva scritto quei libri famosi, fino a molti anni più tardi, quando lui mostrò riconoscenza verso il mio aiuto nel libro Il Fuoco dal Profondo. Anche allora, fu solo un anno dopo la pubblicazione che scoprii il libro e la dedica. In seguito, mi portò tutti i suoi libri e li lessi. Hanno un valore profondo in termini di insegnamento.”