la nuova forma di crescita passa dalla collaborazione
(Riporto un mio post pubblicato nelle Note del mio profilo Facebook alcuni anni fa – 2020 circa – che integrerò alla fine con quella che poi è stata la mia esperienza personale negli anni a seguire)
Ho intenzione di provare a sperimentare le tecniche che sono descritte in questi video.
Ho già parlato in altre occasioni della collaborazione che possiamo trovare nelle culture che riteniamo più primitive della nostra e dei successi che spesso sono in grado di ottenere, anche in termini di benessere personale e collettivo. In questi video si parla di formare dei gruppi, che a me ricordano molto le tribù ancestrali.
Se sei interessato a partecipare, o anche solo a parlarne, ti invito a contattarmi
Se vuoi leggere anche le altre note, collegate e correlate, che parlano di argomenti attinenti, che ho già scritto puoi trovarle qui:
per ultimo, ma non meno importante propongo il video di Corrado Malanga da dove ho ricevuto lo spunto e poi ulteriormente indagato in merito alle informazioni che qui ho portato, è da guardare con interesse, nonostante gli argomenti insoliti da cui è partito nelle sue valide considerazioni:
Corrado Malanga Experience 2017 Livorno Alieni prima di parlarne cerchiamo di capire chi siamo
Joe Dispenza è considerato uno dei maggiori esperti sul cervello a livello mondiale.
All’età di ventitre anni, durante una gara di triathlon, un’auto investì Dispenza provocandogli fratture vertebrali multiple. Diversi medici dissero che la sua unica speranza di ricominciare a camminare stava nella fusione di alcune vertebre, in un’operazione che l’avrebbe lasciato con una vita di sofferenza e di mobilità limitata. Ma come chiropratico, Joe Dispenza possedeva una conoscenza sufficiente sulla salute della colonna vertebrale e sul suo personale stato fisico successivo all’incidente, per assumersi il ragguardevole rischio di rifiutare l’intervento. Dopo aver compiuto questa difficile scelta, oltre a seguire un accurato programma terapeutico, egli letteralmente si servì del pensiero per aprirsi la strada verso la guarigione. Tre mesi più tardi, era in grado di camminare e di agire come prima dell’incidente. Dispenza attribuisce la maggior parte delle ragioni del proprio recupero fisico al potere della propria mente. Quest’incredibile esperienza lo spronò allo studio di questo strumento di suprema importanza che tutti possediamo, il cervello, ed è questa potente conoscenza che egli ora trasmette attraverso il suo nuovo libro (Evolvi il tuo cervello, Macro Edizioni) e nei seminari che conduce. Joe Dispenza ha conseguito il diploma di chiropratico alla Life University di Atlanta, Georgia (USA). Dopo il training universitario in biochimica, la pratica e gli studi successivi alla laurea si sono svolti nei campi della neurologia, neurofisiologia, e funzione cerebrale. Dispenza ha istruito migliaia di persone in sedici paesi sul ruolo e sul funzionamento del cervello umano e su come sia possibile riprogrammare il proprio pensiero attraverso principi neurofisiologici scientificamente dimostrati. Attraverso queste potenti informazioni molte persone hanno imparato a realizzare i propri obiettivi e le proprie visioni eliminando le abitudini autodistruttive. Il suo approccio, insegnato attraverso un metodo molto semplice, crea un ponte tra l’autentico potenziale umano e le più recenti teorie scientifiche delle neuroplasticità, spiegando come il pensare in modi nuovi e cambiare le proprie credenze possa letteralmente ristrutturare il cablaggio neurologico del proprio cervello. Autore di numerosi articoli scientifici sulla stretta relazione tra cervello e corpo, Dispenza è stato invitato a far parte del Chi è Chi d’America, ed è membro onorario del National Board of Chiropratctic Examiners (Comitato Nazionale degli Esaminatori di Chiropratica) e consigliere editoriale della rivista Explore Magazine. Studioso e docente di varie materie, dalla fisica quantistica alla funzione cerebrale, dal pensiero intenzionale alla natura della realtà, Dispenza è uno degli scienziati più popolari tra quelli che compaiono nel pluripremiato film Ma che … bip… sappiamo veramente!? e nella versione estesa Ma che…bip…nella Tana del Coniglio: egli è diventato famoso soprattutto per le osservazioni su come creare la propria giornata. Quando non viaggia o scrive, è occupato a visitare pazienti nella sua clinica chiropratica nei pressi di Olympia, nello stato di Washington.
Il mio percorso dalle Arti Marziali alle tecniche di Light of Life Longevity®.
(da uno scritto del 2011)
Guardare il cielo, con le sue nuvole ed i suoi colori Ascoltare il vento che passa tra le foglie degli alberi Bere un sorso d’acqua fresca
Ho iniziato a praticare karate sportivo nel 1980, quasi per gioco o per misurare quello che sarei riuscito a fare od anche per un confronto con gli altri: cosa si prova quando si deve combattere? quando si deve combattere, un combattimento sportivo, anche in maniera non proprio reale, ma simulata e con delle regole tali da non correre troppi rischi? La cosa che evidenzio oggi, dopo 31 anni di pratica – di cui 23 di insegnamento (dal 1988) – e dopo aver provato altre discipline diverse ma sicuramente complementari, è che questa strada (do = la via, l’arte) mi ha sicuramente portato verso la consapevolezza: è stato un viaggio lungo e non sempre facile, inizialmente solo perché mi piaceva, poi perché quello che praticavo ha iniziato ad appassionarmi, e lentamente ma costantemente ho preso sempre più coscienza di quello che stavo costruendo , ho cominciato a vedere che cos’è l’uomo in me stesso ed anche negli altri, altri che sono stati i miei compagni di viaggio, amici, maestri, allievi, che con le loro caratteristiche, i loro pregi ed i loro difetti condividevano con me la loro strada. Alla pratica degli allenamenti ho associato la lettura di centinaia di libri, sono sempre stato curioso di conoscere i motivi, le ragioni ed anche il pensiero degli altri. Ho abbinato testi di metodologia e di tecnica ad altri di filosofia o anche di poesia, tutto è interessante ed è difficile a volte coglierne l’essenza. La conoscenza si conquista a caro prezzo, e quando credi di aver finalmente capito ti accorgi che devi rivedere qualcosa, oppure tutto perché la situazioni è diversa. Ho così imparato a dubitare, a verificare e ad essere sempre pronto a rivedere le mie idee e le mie convinzioni. “Le cose per ora mi sembrano così! Fino al momento in cui qualcosa mi farà cambiare idea.”
La filosofia taoista ed orientale in genere ci insegna che nulla è stabile, tutto è in continuo cambiamento. Leggere e meditare il testo de “I ching” è una delle cose più interessanti che si possano fare. Leggere e rileggere quelle pagine è istruttivo e porta alla considerazione del simbolo, del significato nascosto delle cose, ma anche alla comprensione dell’armonia più o meno evidente nelle cose che ci circondano e nei fatti che ci accadono.
Dal 1996 ho cominciato a studiare ed a praticare sempre più assiduamente tutto quello che riguarda la parte interiore dell’uomo, partendo dalla considerazione che la pratica assidua e costante porta verso la tranquillità della mente, il benessere fisico e la salute del corpo, lo sviluppo ed il progresso di quello che c’è all’interno di noi stessi, non voglio parlare di spirito o di anima, ognuno di noi ha concetti e convinzioni diverse di questi termini, io mi riferisco a quello che penso (pensiero) ma anche a quello che provo (sentimenti ed emozioni) e che sento (sensazioni ed intuizioni). A questo punto ho iniziato con le meditazioni, partendo dalla propriocezione e dall’auto-rilassamento fino ad arrivare alle visualizzazioni, alle tecniche di respirazione ed alla percezione della propria energia vitale. Contemporaneamente ho iniziato lo studio del kung-fu e del tai chi. Queste sono le origini e l’alto livello delle arti marziali, l’arte espressa con il movimento ed il gesto tecnico ma anche con alcune componenti difficili da descrivere ed indefinibili nella loro sostanza che fanno parte di quelle caratteristiche che vanno al di la del normale per poter finalmente sconfinare nell’artistico, dove l’uomo incontra finalmente la sua essenza.
Ed è a questo punto, dopo una lunga ricerca, che arrivano i frutti inaspettati, le arti marziali non sono più utilizzate per il combattimento, per il confronto e per lo scontro, ma diventano arti di longevità dove quello che veramente importa è il nostro benessere, sia mentale che fisico, quando ci si accorge che alzarsi al mattino non è un dramma, ma è un piacere andare verso la giornata che ci aspetta e verso anche la nostra pratica giornaliera.
Riuscire a portare i risultati della nostra pratica giornaliera nella realtà di tutti i giorni è alla fine la cosa più gratificante, ma anche la più difficile da realizzare. Il momento in cui si esce dal laboratorio, dal dojo, dove si è provato e sperimentato, e si affronta il mondo esterno, senza protezioni o situazioni agevolate, con tutte le difficoltà che si presentano nelle esperienze quotidiane nel confronto con gli altri ed anche, soprattutto con noi stessi.
Infine l’insegnamento porta alla condivisione con gli altri di quello che a fatica si è riusciti ad imparare ed a realizzare, è il mostrare, e solo il mostrare, la strada da percorrere agli altri nostri compagni per arrivare a questo benessere fisico e a questa tranquillità interiore che sempre più ci serve nei nostri tempi moderni, dove la fretta e gli affari non ci permettono più di gustare le cose semplici ma essenziali della vita e pregiudicano un equilibrato rapporto con la natura.
Poi la via, la strada, ognuno se la deve percorrere da se, con le sue gambe, non c’è nessuno, proprio nessuno, che lo possa fare al posto nostro.
corso per aumentare il proprio benessere e sviluppare la creatività
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Corpo e mente sono collegati in un modo che la persona comune difficilmente può comprendere. La percezione dell’ambiente circostante è valutata costantemente dal nostro inconscio, il quale reagisce agli stimoli esterni in una modalità prevalentemente automatica. Se l’inconscio percepisce l’esterno, in particolare l’ambiente lavorativo e familiare, come ostile, ci sono delle reazioni fisiologiche che provocano nel corpo contratture muscolari. Con l’andare del tempo queste zone contratte si accumulano. E’ uno sviluppo lento, poco percepito, ma costante nel tempo. Con il passare degli anni questa situazione può portare a vari problemi fisici, intaccando la nostra salute e il nostro benessere. Il pensiero influisce sullo stato del corpo e l’attività del fisico influisce sui nostri pensieri e soprattutto sulla qualità del nostro umore. Ed è per questo motivo che è necessario praticare attività fisica, ma anche avere il controllo dei nostri pensieri per indirizzare la nostra azione e ottenere livelli migliori di benessere e di salute.
L’uomo deve prendere coscienza di se stesso e dell’universo che lo circonda e di cui fa parte, e lo può fare solo attraverso l’unica porta che ha a disposizione: il suo corpo.
L’unica porta per accedere a tutto ciò è il nostro corpo. la chiave d’accesso è il rilassamento. Per rilassarsi è sufficiente abbassare il livello del chiacchiericcio interiore, l’incessante susseguirsi dei nostri pensieri. Con esercizi adeguati è possibile fermare o almeno diminuire il dialogo interiore, si tratta di semplici tecniche di movimento e respirazione, un ruolo importante è svolto dalla corretta percezione di sé (propriocezione). E’ importante capire il motivo della nostra agitazione mentale e conoscere i vari metodi che servono per creare il rilassamento della mente tramite il corpo, questi sono due elementi strettamente collegati e interdipendenti. Anche rilassamento e benessere sono due fattori strettamente collegati!
Meditazione e rilassamento
per rilassare la mente, ed anche il corpo, è utile ed interessante imparare delle semplici tecniche di meditazione e di respirazione. Con la meditazione, lentamente ma progressivamente, i pensieri diventano più calmi, perdono la confusione e l’affanno che caratterizza attualmente il nostro vivere. Anche la concentrazione sulla respirazione produce calma mentale, abbassa il ritmo cardiaco, e porta al rilassamento sia mentale che fisico. Il rilassamento favorisce tutte le nostre funzioni fisiologiche.
Yoga Creativo Meditativo – La pratica ci permette di ampliare progressivamente la nostra percezione della realtà, riconoscendo l’illusione della nostra interpretazione personale e parziale. Entrando in contatto con lo spazio che ci circonda, vincendo i vincoli che il corpo e i nostri pregiudizi ci impongono, giungiamo all’unione con il tutto e con la nostra vera essenza …allora giungiamo alla libertà!
perdersi nello Spazio
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Tutto intorno a noi non c’è nient’altro che spazio!
Abbiamo a disposizione il nostro corpo per l’esplorazione dello spazio.
Il nostro corpo è una porta, per l’esplorazione di ciò che c’è intorno, ma anche di ciò che c’è dentro di noi
Lo spazio contiene tutto, anche gli altri, e la realtà che ci circonda
Con le pratiche meditative esploriamo, troviamo e conosciamo il mondo che esiste dentro di noi, come in un viaggio, realtà, passato, immaginazione, intuizioni, tutto si fonde nella nostra Essenza interiore
La pelle delimita il corpo e ci permette di entrare in contatto con l’esterno
E’ il gesto, il movimento che esplora l’esterno, che ci relaziona con i corpi degli altri, con l’ambiente, con le sensazioni fisiche, con le vibrazioni della musica, con il freddo e con il calore
Il gesto e il movimento si fondono in una danza, una ritualità senza programmazione, un percepire la necessità e la capacità di fare, un lasciar andare, un abbandonarsi alla corrente che ci circonda, che ci dirige senza sforzo, aiutati nel processo dalla musica, dalle vibrazioni che provocano una maggior fluidità, stimolando la parte emozionale che ci congiunge al passato, oppure ai desideri, oppure evidenzia maggiormente la nostra fisicità e acuisce la sensibilità di tutti i sensi
Il movimento ritrova una nostra parte antica e profonda, molto attiva, la nostra parte più viva e creativa, che è collegata con la madre terra e con la nostra fisicità, la parte più materiale di noi stessi
il corpo fornisce alla mente, tramite la fantasia, la componente divina della creatività
forme, colori, sensazioni, energie … si mescolano rappresentando all’esterno quello che abbiamo dentro
esprimendo con l’azione e la creazione qualcosa che prima non esisteva e che ora come per miracolo si è aggiunto alla realtà
l’occhio osserva le nuvole nel cielo, le gocce di pioggia sul vetro, il vento che fa muovere le erbe del prato
la pelle ascolta le sensazioni che provengono dal contatto con la superficie delle cose
i sensi non sono mai sazi di sensazioni e sempre alla ricerca di nuove emozioni, è la vita
la mente calma e rilassata è finalmente soddisfatta
tutto il corpo collabora alla nuova creazione
condensa qualcosa che fino a pochi attimi fa non esisteva, era semplicemente in una dimensione
dove tutto è possibile, dove le variabili si incrociano, danzano, giocano e, alla fine, forse stanche, si materializzano
ed è il corpo l’artefice, il creatore!
infine il corpo si perde nell’estasi
allora non esiste più la differenza tra quello che abbiamo dentro e la realtà esteriore, esterno ed interno si fondono, crollano le barriere, si apre il cancello, svaniscono i confini, la gabbia scompare e la nostra Essenza libera vola, nell’Unità ritrovata
esiste solo lo spazio!
il cuore ha bisogno di spazio!
Il respiro, lo spazio ritrovato, il collegamento con la terra, la vibrazione che prende il cuore, la mente che si rilassa, sono tutti elementi che permettono alla nostra Essenza di ritrovare quell’unità che nella vita, attualmente frenetica di tutti i giorni, ci manca. Il risultato è che la nostra parte sensuale ci porta verso la creatività, l’arte, il piacere di fare e di costruire, la capacità di trovare per noi nuove vie, al di là della razionalità e di tutte le costrizioni attorno a noi
ed allora, il cammino inizia!
Lo Yoga Creativo Meditativo è un’esperienza profonda che il nostro corpo fisico può conoscere dopo che la mente è riuscita a purificarsi con la pratica e a liberarsi di molte di quelle costrizioni limitanti che impediscono la nostra libera e spontanea espressione fisica. E’ la vibrazione del suono che passando scioglie, libera, stimola la parte maggiormente creativa del nostro Essere. Il corpo spontaneamente ritrova il suo equilibrio e questo benessere si collega e influenza anche la nostra parte mentale razionale. Tramite la pratica si stimola e si sviluppa la nostra parte creativa e intuitiva, non solo nel campo della creazione artistica, ma anche nella vita di tutti i giorni in tutti i suoi aspetti e nella soluzione di molti problemi. Anche la mente, come il corpo, libera dai suoi limiti, arriva a conoscere la bellezza e la libertà che può trovare nello Spazio.
La pratica è quindi consigliabile a chiunque voglia uscire dai limiti soffocanti della vita di tutti i giorni per vivere finalmente in maniera spontanea e creativa, aumentando la percezione delle possibilità che il contesto dell’ambiente attorno a noi ci offre per la nostra realizzazione.
ho iniziato molti anni fa a meditare, anche se meditare per ognuno di noi ha un significato, una concezione diversa. la cosa più importante durante la meditazione è portare la nostra attenzione all’interno di noi stessi. poichè la porta di accesso è il notro corpo fisico e quindi la percezione dei sensi, l’unica possibilità è utilizzare proprio questi… ci sono quindi diverse modalità di osservare l’interno di noi stessi: – cosa fa il corpo quando siamo fermi e con gli occhi chiusi? – dove vengono diretti i nostri pensieri? – quali emozioni vengono provocate dai nostri pensieri? – come percepisce il nostro corpo, come reagisce alle emozioni? – quale è la posizione migliore per meditare?
ecco, possiamo partire da una cosa molto semplice, lasciando stare ultetriori analisi, ma concentrandoci solo sull’osservazione… semplicemente ci metteremo distesi per terra, sul nostro tappetino confortevole, se serve anche una copertina e un piccolo cuscino, comodi e rilassati e attiveremo l’osservatore, cioè ci sdoppieremo (un’ulteriore applicazione della dualità della nostra realtà percepita) come se ci fosse qualcuno che ci stà osservando dall’esterno e semplicemente prenderemo consapevolezza di ciò che accade dentro di noi.
l’osservatore e l’osservato sono uno, è solo un metodo consapevole di osservazione…
l’osservatore può essere chiamato anche coscienza.
è interessante provare anche se le prime volte può risultare non proprio facile per chi è abituato. vi ricordo che ci sono infiniti metodi di meditazione, ma è meglio iniziare dagli elementi più semplici. per chi inizia non c’è nulla di proprio facile. proporrò, più avanti, altri passaggi
E’ questa la domanda che ci poniamo ogni tanto, oppure è una riflessione che altri ci portano a fare.
Se c’è qualcosa che non va o non funziona nella nostra vita …
Se non siamo soddisfatti, non ci sentiamo realizzati …
Se vogliamo qualcosa di diverso …
Ehi! Guarda che é della nostra vita che stiamo parlando!
Ci serve un miglioramento, cioè un positivo cambiamento, affinché la vita diventi come la vogliamo noi!
L’ Energia di “The Light of Life” è proprio il fattore che può produrre questo miglioramento.
Tutti i sistemi di guarigione e le pratiche sciamaniche del mondo hanno anche fare con un contenuto caratteristico e una particolare frequenza energetica.
“The Light of Life” è “conoscenza codificata nella luce” (così la definisce il maestro Howard Y. Lee).
E’ una vibrazione che trasporta informazioni che possiamo utilizzare per migliorare la nostra vita.
Per capire che cosa è questa Energia è necessario sperimentarla, viverla, provare.
La VOSTRA vita! … se non ve ne curate voi, chi pensiate che lo faccia al posto vostro?
puoi trovare informazioni sulla matrice energetica di The Light of Life sul sito www.energyandlongevity.net,
oppure invia una mail di richiesta informazioni a info@energyandlongevity.net,