TAOB – The Art of Bridging

(uno scritto molto interessante di Carlo Zumstein, psichiatra svizzero studioso di sciamanesimo)

Molte introduzioni allo sciamanismo affermano che il metodo fondamentale dello sciamanismo è il viaggio sciamanico: cioè, il viaggio sciamanico nell’Aldilà accompagnato dal monotono suono ritmico del tambureggiamento. È questo ancor vero oggi come poteva esserlo cinquant’anni fa? (…)
Oggi molte persone praticano una forma di viaggio cosciente nelle profondità del loro essere e in altri mondi. Noi sogniamo, meditiamo e andiamo in stati di trance. Ma questo ci rende automaticamente sciamani?
È ora tempo di un cambiamento del punto di vista della visione del mondo sciamanico. Ovunque gli sciamani sono attivi, essi uniscono il nostro asse spazio-tempo orizzontale (che si proietta dal passato verso il futuro) e l’asse verticale degli eterni poteri creatori istantaneamente efficaci. Questa è l’ unio mystica sciamanica.

Non è la capacità di viaggiare in mondi lontani e nascosti che distingue uno sciamano. L’essenza di fondo dello sciamanismo e l’arte essenziale dello sciamano è quella di dissolvere la distinzione tra i mondi che le persone comuni mantengono separati e di riunire in modo rituale le realtà nell’azione immediata dei poteri creatori.

Quest’arte merita un nome. Io l’ho chiamata l’Arte del Bridging o TAOB. (…)
L’Arte del Bridging non è costruire un ponte tra due mondi separati. Piuttosto, TAOB significa vivere la loro unità originaria e rendere questo senso di unità accessibile agli altri in modo esperienziale. È l’arte del creare a volontà uno spazio sacro nel quale i poteri e i mondi divisi e in concorrenza del nostro convenzionale modo di essere – nel – mondo possano fondersi e ritornare al loro potere creativo originario.
Come sciamano, io non sono né un costruttore di ponti né un ambasciatore tra i mondi, e neppure sono un “osso cavo”, anche se gli sciamani vengono descritti in tal modo. L’espressione “osso cavo” proviene dall’idea che lo sciamano sia uno strumento, un canale o un medium per gli spiriti che portano il loro potere e saggezza nel nostro mondo tramite lo sciamano. Questi concetti sono simili all’archetipo del sacerdote della nostra cultura.

Lo sciamano è, di fatto, il primo mistico, colui che precede ogni religione. Il compito dello sciamano è l’arcaica unio mystica:
l’unità con i poteri creatori originari come quelli che agiscono negli elementi di fuoco, terra, acqua e aria, nei minerali, nelle piante e negli esseri animali e nelle eterne forze dell’anima.

Queste sono le vere forze di guarigione. Lo sciamano è una persona che dà loro forma.
Uno sciamano agisce nel punto dove la realtà orizzontale dell’asse temporale interseca la realtà verticale delle forze creative atemporali e immediate. Gli sciamani agiscono dall’a-temporalità nel tempo, dall’infinito nello spazio, e dal Tutto – Uno nell’anima individuale, dove la forza creatrice si trasforma nel potere dell’amore e della capacità di percepire.
La mano e la voce dello sciamano sono gli organi usati per dare forma alla forza creatrice. Gli spiriti sono gli alleati dello sciamano, la natura è la famiglia dello sciamano e il luogo di guarigione è la casa dello sciamano. Coloro che cercano sono i compagni dello sciamano e quelli che soffrono sono i maestri dello sciamano. Tutto questo sta dentro e dietro l’idea dell’Arte del Bridging.

L’Arte del Bridging ci permette di vedere la realtà ordinaria dal punto di vista della realtà non-ordinaria.

In un oceano di forze in costante cambiamento, come manteniamo stabile il mondo?

Facendolo, noi operiamo uno dei più grandi miracoli.

© Carlo Zumstein

 

Carlo Zumstein

Dott. fil. Psicoterapeuta (1948 – 2023) – Fondatore e direttore della TAOB Foundation,

Breve biografia

Padre di cinque figli (nati 1987 e 1988; 2014, 2016, 2019) e nonno di quattro nipoti. Psicoterapeuta con un dottorato nel proprio studio dal 1984. Dal 1979 al 1984 ha lavorato in una clinica come responsabile di un reparto di tossicodipendenze e terapia delle tossicodipendenze.

Formazione iniziale come disegnatore di macchine, Matura nel secondo percorso formativo. Dopo vari tentativi di studio, finalmente osò studiare psicologia.

Dal 1992 intensa ricerca sciamanico-spirituale di esperienza-conoscenza (formazione continua), allo stesso tempo seminari, conferenze e viaggi, nonché lavori di guarigione all’interno e all’esterno fino a ottobre 2017. Da allora ridotta attività pubblica, ma tanto più intensa vita familiare e la ricerca personale su una trasformazione della nostra esistenza biologica di soddisfazione dei bisogni in un’esistenza basata sull’energia.

“Mi considero un ricercatore e progettista dell’energia universale e delle sue tre forme elementari di cambiamento: terra, anima e coscienza e le loro forme di cambiamento attraverso le nostre diverse sfide quotidiane e il potenziale per superarle con successo.”

(grazie Carlo, amico e Maestro, grazie!)

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