Fermare il mondo
By / In Carlos Castaneda
/ Onda Viaggio a Ixtlan
un libro di Carlos Castaneda
“Genaro ha raccontato la sua storia a te” disse don Juan, “perché ieri tu hai fermato il mondo, e perché pensa anche che hai visto, ma sei un tale sciocco che non lo sai nemmeno tu. Continuo a dirgli che sei strano e che presto o tardi vedrai. In ogni caso, nel tuo prossimo incontro, se per te ci sarà una seconda volta, dovrai lottare con l’alleato e domarlo. Se sopravvivi alla scossa, e ne sono sicuro perché sei forte e vivi come un guerriero, ti ritroverai vivo in un paese sconosciuto. Allora, come è naturale per tutti noi, la prima cosa che vorrai fare sarà prendere la via del ritorno a Los Angeles, ma non c’è via di ritorno a Los Angeles. Quello che hai lasciato là è perduto per sempre. Allora, naturalmente, sarai uno stregone, ma non avrà importanza; in un momento come quello l’importante per tutti noi è il fatto che tutto ciò che amiamo, odiamo o desideriamo è rimasto alle nostre spalle. Tuttavia i sentimenti di un uomo non muoiono né cambiano, e lo stregone prende la via del ritorno sapendo che non arriverà mai, sapendo che nessun potere sulla terra, nemmeno la sua morte, lo porterà al posto, alle cose, alle persone che amava. Questo ti ha detto Genaro.”
La spiegazione di don Juan fu come un catalizzatore; l’intero peso della storia di don Genaro mi colpì all’improvviso quando incominciai a collegare la sua storia alla mia vita.
(dal cap. 20)