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ho iniziato molti anni fa a meditare, anche se meditare per ognuno di noi ha un significato, una concezione diversa. la cosa più importante durante la meditazione è portare la nostra attenzione all’interno di noi stessi. poichè la porta di accesso è il notro corpo fisico e quindi la percezione dei sensi, l’unica possibilità è utilizzare proprio questi…
ci sono quindi diverse modalità di osservare l’interno di noi stessi:
– cosa fa il corpo quando siamo fermi e con gli occhi chiusi?
– dove vengono diretti i nostri pensieri?
– quali emozioni vengono provocate dai nostri pensieri?
– come percepisce il nostro corpo, come reagisce alle emozioni?
– quale è la posizione migliore per meditare?
ecco, possiamo partire da una cosa molto semplice, lasciando stare ultetriori analisi, ma concentrandoci solo sull’osservazione…
semplicemente ci metteremo distesi per terra, sul nostro tappetino confortevole, se serve anche una copertina e un piccolo cuscino, comodi e rilassati e attiveremo l’osservatore, cioè ci sdoppieremo (un’ulteriore applicazione della dualità della nostra realtà percepita) come se ci fosse qualcuno che ci stà osservando dall’esterno e semplicemente prenderemo consapevolezza di ciò che accade dentro di noi.
l’osservatore e l’osservato sono uno, è solo un metodo consapevole di osservazione…
l’osservatore può essere chiamato anche coscienza.
è interessante provare anche se le prime volte può risultare non proprio facile per chi è abituato.
vi ricordo che ci sono infiniti metodi di meditazione, ma è meglio iniziare dagli elementi più semplici. per chi inizia non c’è nulla di proprio facile.
proporrò, più avanti, altri passaggi